Le linee melodiche costituite dalla trascrizione fedele del canto e del suo accompagnamento armonico, inteso in senso classico, subiscono delle trasformazioni prospettiche: nella loro integrale duplicazione vengono cioè modificate nello spessore come un tratto di matita più marcato in un disegno. Ne risulta un riflesso mutevole, come fosse ombra o immagine del medesimo oggetto proiettato su una superficie curva in continuo movimento. Le linee originarie e le loro proiezioni potranno sorprenderci allo stesso modo di come nel buio della notte verremmo sorpresi dall’arrivo di una cometa o dal chiarore della sua luce.
Mariacristina De Santi
In notte placida (Nocturne da F. Couperin) (2004 – 2009 trascrizione per quartetto di flauti)